VALLE D'AOSTA
L'anello dei 10 laghi del Monte Avic (2 giorni)
10 laghi, 3 rifugi, e un 3000. Un lungo anello di 27km nel Parco Naturale del Monte Avic, quasi tutto in un severo ambiente alpino fra i 2000 e i 3000 metri.
E+
12:00 h
27 km
1710
8
ESCURSIONE
Il Parco Naturale del Monte Avic, nella bassa Valle d'Aosta, è celebre per una costellazione di laghi cristallini, coronati da viste sui lontani Monte Bianco e Monte Rosa.
Una delle escursioni più celebri nel Parco Naturale del Monte Avic è quella al Rifugio Barbustel, e ai laghi che lo contornano, immersi in un lariceto rado che ricorda i selvaggi parchi naturali del Nord America. Nonostante il Rifugio Barbustel si trovi nella Valle di Champdepraz, i più lo raggiungono invece dalla Valle di Champorcher, dove si può partire da una quota più elevata (1750 m circa, invece dei 1250 m di Covarey, il punto di partenza dalla Valle di Champdepraz).
Questa escursione combina la classica escursione al Rifugio Barbustel con un lungo giro ad anello di 27km che culmina ai 3153m del Monte Glacier, collezionando 7 laghi e laghetti, 3 rifugi, e terminando il percorso sulla balconata fra Dondenaz e Brenvey, punteggiata di alpeggi e casolari.
Escursionisti allenati possono completare l'anello in un giorno, altrimenti si può spezzare l'escursione in 2, facendo tappa al Rifugio Barbustel (solo 2 ore di cammino, per cui ideale per una partenza pomeridiana del venerdÍ pomeriggio) e completando l'anello il giorno dopo (circa 10 ore di cammino). Se invece intendi andare solo al Rifugio Barbustel, passa all'escursione dedicata.
Giorno 1 — da Cort al Rifugio Barbustel (2 ore)
Parcheggiata l'auto in uno dei pargheggi nei pressi dell'Alpe Cort (1760 m), si prende a risalire l'emissario del Lago Muffé, corteggiandone le acque e saltando dalla sinistra alla destra orografica, accompagnati da un bel bosco di abeti e larici. Quando le conifere si fanno meno rade, e il sentiero si fa meno pendente, avvistiamo la baita del Bar Ristoro Muffé, a pochi metri dalle acque trasparenti del Lago Muffé (2080 m, 50 minuti). La breve durata dell'escursione, la quota, il lago cristallino e non troppo freddo (ideale per un bagno), e la bellezza del rifugio rendono questo posto una meta ideale (e molto frequentata) per giovani famiglie.
Noi proseguiamo invece in direzione del Col Lago Bianco (2309 m, 40 minuti), serpeggiando su un altopiano, punteggiato da radi larici. Giunti al passo, scolliniamo nella Valle di Champdepraz, e raggiungiamo in pochi minuti il Rifugio Barbustel (2205 m, 15 minuti).
Al Rifugio Barbustel troviamo un paesaggio analogo, caratterizzato da larici radi, che lasciano intravedere laghi turchesi, e le cime innevate del Monte Rosa all'orizzonte. Se contiamo di passare qui la notte, possiamo goderci il pomeriggio facendo un bagno al Lago Bianco, o facendo due passi alla terrazza panoramica pochi metri a nord del rifugio, e oltre fino all'acquitrinoso Lago Vallette.
Giorno 2 — Rifugio Barbustel, Gran Lago, Monte Glacier, Rifugio Dondena, Cort
Il secondo giorno ci attende il grosso del cammino (10 ore circa a passo normale). Lasciamo il Rifugio Barbustel e sorpassiamo la triade lacustre di Lago Bianco, Lago Nero, e Lago Cornuto (e siamo a 5 laghi collezionati). Scavalchiamo poi la conca per raggiungere il Gran Lago (2492 m, 1:30 ore), stretto fra gli sfasciumi del Gran Rossa e i colli erbosi della Gran Betassa, e il vicino Lago de la Leita e un altro ancora senza nome (e siamo a 8).
Scavalchiamo il largo Colle Mezove (2614 m) per scendere al bel Lago Margheron/Lago di Mezove (2380 m circa, 1:30 ore dal Gran Lago — e siamo a 9 laghi), dalle acque azzurrine e bordato da prati — ideale per una pausa pranzo.
Meno ideale per il post-pranzo è la ripida salita che segue per raggiungere il Col d'Eyelé (2803 m, 1:15 ore), per tracce e ometti, quindi, per traverso, il Col Fussi (2912 m, 45 minuti). Ci troviamo in un ambiente marziano, stranamente elevato, addolcito solo dal decimo e ultimo lago di questo tour, il Lago Gelato, con la vista che si allunga lontana fino all'orizzonte. E ancor di più se dedichiamo qualche altro sforzo per raggiungere (su tracce e sfasciumi) la vetta del Monte Glacier (3152 m, 1:30 circa per la salita e discesa dal Col Fussi).
Dal Col Fussi ci attende una lunga discesa, prima al Rifugio Dondena (2185 m, 2 ore), dove possiamo fare un'ultima sosta — se no si può tagliare e guadagnare qualche minuto di cammino. Infine, dal Rifugio Dondena scendiamo per prati seguendo le tracce dell'Alta Via 2 della Valle d'Aosta, che corrono parallele alla strada sterrata di Dondenaz, evitandoci per un po' di mangiare la polvere delle macchine che ci passano. Si passa per una serie di alpeggi bucolici, incorniciati dalla falesia dei Bec Raty e Bec Barmasse, per poi ricollegarci alla sterrata per tornare alla macchina (1760 m, 1.45 ore).
MAPPA
FOTOGRAFIE
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COSA PORTARE
La montagna è un ambiente pericoloso: assicurati di avere sempre l'attrezzatura adeguata — scarpe da escursionismo o trail, vestiti pesanti e impermeabili in caso di cambiamenti inaspettati delle condizioni metereologiche, un piccolo kit di emergenza.
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Maglietta traspirante (esempio)
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Felpa, pile, o giacca leggera
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Giacca a vento impermeabile (per esempio: uomo / donna)
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Guanti e berretto (non si sa mai)
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Zaino con copertura per la pioggia
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Bastoncini da trekking (non indispensabili, ma aiutano a scaricare il peso dello zaino e ad alleggerire i colpi alle articolazioni)
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Scarpe da trekking o da trail running (in gran voga ultimamente perché leggere. Queste Salomon — uomo e donna — sono un ottimo entry-level, meglio se Gore-Tex)
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Borraccia o thermos
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Ramponcini leggeri se pensi di trovare ghiaccio o neve sul percorso
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Power bank o caricatore per il cellulare
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Macchina fotografica
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Drone, per chi ama "volare" (usato con moderazione e a distanza da altre persone. Ho il DJI Mini 2 da oltre 2 anni e mi ci sono trovato molto bene. Il DJI Mini 3 permette anche di scattare fotografie in verticale)
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Piccolo kit di emergenza (esempio)
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Crema da sole (indispensabile)
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Occhiali da sole