VALCHIAVENNA
Il Sentiero del Tracciolino
Il Sentiero del Tracciolino: 10km di gallerie e tunnel fra San Giorgio (Val Codera) e la Val dei Ratti.
E
6:00 h
15 km
1000
8
ESCURSIONE
Alluvioni del luglio 2022 hanno causato frane e smottamenti che hanno colpito un breve tratto del Sentiero del Tracciolino fra San Giorgio e la Val dei Ratti. Da allora, il Sentiero del Tracciolino è interamente chiuso (aggiornato a Maggio 2024).
Il Sentiero del Tracciolino è una delle più spettacolari opere di ingegneria umana della Valchiavenna. È un tracciato lungo 10 chilometri che corre ad un altezza costante di 920 metri fra la Val dei Ratti e la Val Codera, costruito negli anni Trenta del secolo scorso come collegamento fra due piccole dighe, una per l'appunto in Val Codera (poco più che un muro di cemento) e una in Val dei Ratti (un poco più grande). Di questi 10 lunghi chilometri, non tutti sono ugualmente interessanti e affascinanti: se infatti il tratto a cavallo fra Val Codera e Val dei Ratti presenta gallerie e spettacolari passaggi scavati nella roccia, la sezione fra San Giorgio e Codera è più monotona.
L'itinerario proposto è un anello classico, con partenza da Novate Mezzola e ritorno a Verceia, che porta alla scoperta del tratto più aereo e spettacolare del tracciato. Un percorso alternativo è quello di salire in Val dei Ratti in macchina su una nuova strada asfaltata costruita fra il 2012 e il 2014 — da lì, il percorso è interamente pianeggiante, ma richiede di tornare per lo stesso percorso. La strada della Val dei Ratti è accessibile con permesso (3€) acquistabile in uno dei bar di Verceia (Bar Val di Ratt, Bar Pinki, Bar Miky, Bar Circolo Al Sert).
Accesso al Sentiero del Tracciolino
Tornando al percorso ad anello: parcheggiamo nell'ampio posteggio degli avventori della spiaggia sul Lago di Mezzola, subito al di là del ponte sul Codera. Riattraversiamo a piedi il ponte e andiamo a percorrere a piedi la strada che, salendo a lato del letto del Codera, ci porta all'imbocco del sentiero per San Giorgio.
Imboccato il sentiero, ad ogni passo il paesaggio si fa più interessante. Alzandoci, si apre la vista sul Lago di Mezzola, cinto a Sud dalla mole del Legnone e del Legnoncino.
Con andamento a tornanti, sempre più accavallati e scavati nella nuda roccia, il tracciato guadagna presto quota; quando la pendenza finalmente si riduce e il tracciato piega a est, sbuchiamo nei prati verdissimi di San Giorgio.
Subito ci colpisce la bellezza della chiesetta e del suo campanile. Merita una visita il piccolo Museo di San Giorgio, che troviamo facendo quattro passi in discesa dalla parte opposta del villaggio. Come per Codera, anche San Giorgio è un villaggio abitato raggiungibile solo ed esclusivamente a piedi.
Dopo una doverosa sosta in quest'oasi, andiamo ad imboccare il Sentiero del Tracciolino risalendo per una ventina di minuti i prati e i boschi alle spalle del paesino.
Il Sentiero del Tracciolino in Val Codera
Imbocchiamo il Tracciolino verso destra (verso sinistra è bloccato da anni causa frana). Le gallerie non si fanno aspettare: pochi passi, già aerei, ed ecco una prima brevissima galleria, quindi un'altra e un'altra ancora. Una corta, una più lunga, una disegnata con un righello, l'altra curva a mezzaluna, tutte piacevolmente fresche: abbiamo da passare 30 minuti veramente interessanti e affascinanti.
Il percorso, interamente assicurato da un esile parapetto, è alla portata di tutti ed è particolarmente adatto ai bambini (non solo perché quelli che più possono divertirsi, ma anche perché più comodi nel passare nelle basse gallerie).
Ad un tratto, al termine di una galleria, il sentiero si fa più largo per far spazio ad una ferrovia a scartamento ridotto, che esce da un antro della montagna per andare ad accompagnarci (in realtà, una presenza assai scomoda per i nostri piedi) lungo l'ultima ma anche più lunga galleria del Tracciolino (c'è un interruttore per accendere la luce).
Superata questa ultima galleria, il paesaggio cambia radicalmente: niente più pareti verticali, niente più gallerie, niente più selvagge gole, il paesaggio è ora quello dolce e boscoso della bassa montagna. Ci siamo lasciati alle spalle la Val Codera, ora siamo in Val dei Ratti; il tratto che segue, pur sempre suggestivo e poco faticoso, non regge il confronto con la Val Codera.
Il Sentiero del Tracciolino in Val dei Ratti
Impieghiamo più di mezz'ora per raggiungere la casa dei guardiani della diga della Val dei Ratti. Se abbiamo un po' di fortuna possiamo incontrare un guardiano che, restio a farsi i 5 minuti di cammino in piano che lo separano dalla diga, cavalca un macinino a motore che sferraglia sui vecchi binari del Tracciolino (se invece si sente particolarmente sportivo potrebbe star utilizzando il treno-bicicletta).
Da qui possiamo decidere di raggiungere la diga (a 5 minuti di cammino, o a 2 minuti di treno) e/o salire al borgo di Frasnedo (m1287, 40 minuti), altrimenti possiamo intraprendere subito la lunga e afosa discesa a Verceia (il sentiero parte poche decine di metri più avanti). Fino a qui arriva la nuova strada menzionata all'inizio.
La discesa a Verceia consta in un piacevole sentiero nel bosco; un sentierino ci permette di tagliare quasi tutti i tornanti della strada. Scesi a Verceia possiamo far ritorno alla macchina percorrendo la bella ciclabile sulle rive del Lago di Mezzola (circa 1,5 km), oppure prendendo un treno per Chiavenna e scendendo alla successiva stazione (Novate Mezzola).
MAPPA
FOTOGRAFIE
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COSA PORTARE
La montagna è un ambiente pericoloso: assicurati di avere sempre l'attrezzatura adeguata — scarpe da escursionismo o trail, vestiti pesanti e impermeabili in caso di cambiamenti inaspettati delle condizioni metereologiche, un piccolo kit di emergenza.
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Maglietta traspirante (esempio)
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Felpa, pile, o giacca leggera
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Giacca a vento impermeabile (per esempio: uomo / donna)
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Guanti e berretto (non si sa mai)
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Zaino con copertura per la pioggia
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Bastoncini da trekking (non indispensabili, ma aiutano a scaricare il peso dello zaino e ad alleggerire i colpi alle articolazioni)
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Scarpe da trekking o da trail running (in gran voga ultimamente perché leggere. Queste Salomon — uomo e donna — sono un ottimo entry-level, meglio se Gore-Tex)
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Borraccia o thermos
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Ramponcini leggeri se pensi di trovare ghiaccio o neve sul percorso
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Power bank o caricatore per il cellulare
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Macchina fotografica
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Drone, per chi ama "volare" (usato con moderazione e a distanza da altre persone. Ho il DJI Mini 2 da oltre 2 anni e mi ci sono trovato molto bene. Il DJI Mini 3 permette anche di scattare fotografie in verticale)
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Piccolo kit di emergenza (esempio)
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Crema da sole (indispensabile)
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Occhiali da sole