VALCHIAVENNA
Il Sentiero del Cardinello (o Via Mala)
Scavato nella roccia di una stretta gola, il Sentiero del Cardinello è uno dei tratti più antichi e spettacolari della Via Spluga.
E
4:30h
12km
660
7
ESCURSIONE
Forse già praticato ai tempi dei Romani, il Sentiero del Cardinello è un tracciato scavato nella roccia che risale con pendenza graduale la forra del Liro fra Isola di Madesimo e Montespluga. Variante "bassa" della Via Spluga (opposta alla variante "alta" degli Andossi, aperta nel 1200), va immaginato con un certo andirivieni di persone e merci — e non solo escursionisti come oggi.
Momento fra i più degni di nota nella storia del Sentiero del Cardinello, il dicembre 1800, quando la Divisione Macdonald dell'esercito Napoleonico scese in Italia per questa gola. 15.000 uomini e soldati, animali e armamenti, su un sentiero di poco più di un metro di larghezza, in pieno in inverno: puoi immaginarti quante persone (e bestie) ci abbiano lasciato le penne, colpiti da slavine o spinti accidentalmente nella forra — non a caso il secondo nome del sentiero, "Via Mala".
Partiamo da Isola di Madesimo (m1268). Ci si può chiedere "Isola de che?": il nome originario era "Isolato".
Tenendoci sul lato destro della valle, saliamo fra prati fino a Torni e su fino a dove la valle piega a destra a 90 gradi. Qui la gola comincia a restringersi, e il sentiero a farsi più aereo e spettacolare ad ogni passo, senza diventare mai pericoloso. Sembra una versione più antica e più alpina del più famoso Sentiero del Tracciolino.
Quando vediamo il muraglione della diga di Montespluga, siamo quasi al termine della Via Mala. Scavalchiamo la gola e sbuchiamo sugli Andossi, dove possiamo raggiungere il Rifugio Stuetta (m1870, 2.15 ore da Isola) o il villaggio di Montespluga.
Per la discesa riprendiamo il Cardinello, poi ad un bivio a circa metà della gola lasciamo il Sentiero del Cardinello, raggiungiamo il fondo della gola, e ci portiamo sul lato opposto della valle. Facciamo ritorno ad Isola (2 ore) su di un bel sentiero, passando per i villaggi alpini di Soste, Rasdeglia, e Mottaletta.
MAPPA
FOTOGRAFIE
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COSA PORTARE
La montagna è un ambiente pericoloso: assicurati di avere sempre l'attrezzatura adeguata — scarpe da escursionismo o trail, vestiti pesanti e impermeabili in caso di cambiamenti inaspettati delle condizioni metereologiche, un piccolo kit di emergenza.
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Maglietta traspirante (esempio)
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Felpa, pile, o giacca leggera
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Giacca a vento impermeabile (per esempio: uomo / donna)
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Guanti e berretto (non si sa mai)
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Zaino con copertura per la pioggia
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Bastoncini da trekking (non indispensabili, ma aiutano a scaricare il peso dello zaino e ad alleggerire i colpi alle articolazioni)
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Scarpe da trekking o da trail running (in gran voga ultimamente perché leggere. Queste Salomon — uomo e donna — sono un ottimo entry-level, meglio se Gore-Tex)
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Borraccia o thermos
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Ramponcini leggeri se pensi di trovare ghiaccio o neve sul percorso
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Power bank o caricatore per il cellulare
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Macchina fotografica
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Drone, per chi ama "volare" (usato con moderazione e a distanza da altre persone. Ho il DJI Mini 2 da oltre 2 anni e mi ci sono trovato molto bene. Il DJI Mini 3 permette anche di scattare fotografie in verticale)
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Piccolo kit di emergenza (esempio)
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Crema da sole (indispensabile)
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Occhiali da sole