SVIZZERA
Capanna Boval al Ghiacciaio del Morteratsch
Al cospetto del Bernina, in un ambiente glaciale imponente.
E
5:00 h
14 km
640
8
ESCURSIONE
Fra i ghiacciai che colano dalle cime del Bernina, il Ghiacciaio del Morteratsch è uno dei più estesi e forse il più comodamente raggiungibile. La Capanna Boval, grande rifugio posto sui pendii occidentali della valle del Morteratsch, costituisce un magnifico punto di osservazione sul ghiacciaio, ma anche su molte cime del gruppo del Bernina, sulla famosa cresta Biancograt e sull'impressionante lingua del Diavolezza.
Raggiungere la Capanna Boval non comporta nessuna difficoltà tecnica e richiede solo 2.00/2.30 ore di cammino. L'itinerario è percorribile fra l'estate (fine giugno) e le prime nevicate autunnali, ed è particolarmente spettacolare (neve permettendo) le ultime due settimane di ottobre, quando la valle esplode dei colori autunnali dei larici.
Il punto di partenza è l'ampio parcheggio nei pressi della stazione del Morteratsch del Bernina Express (m1896); il sentiero ci porta prima in piano verso il ghiacciaio, quindi comincia a risalire lentamente sul lato destro della valle.
L'ambiente si fa via via più austero, la vegetazione si fa sempre più minuta fino a scomparire, lasciando spazio ad uno sterile paesaggio morenico. La parte più interessante della nostra escursione comincia quando raggiungiamo il filo di cresta della morena (m2200 circa): il ghiacciaio del Morteratsch, parecchio più in basso sulla nostra sinistra, si mostra ora in tutta la sua bellezza ed estensione.
Risalita una balza rocciosa tramite qualche stretto tornante, arriviamo alla Capanna Boval (Chamanna da Boval) del CAS (m2495, 2 ore); le viste sul ghiacciaio, sul Diavolezza e sulle cime del gruppo del Bernina sono mozzafiato.
Si torna per lo stesso percorso di salita (1.30 ore).
Al ritorno, tornati a valle, si può passeggiare in piano in direzione del ghiacciaio e — se si vuole — raggiungerne la fronte. Lungo il percorso, dei cartelli indicano la posizione della fronte dai tempi della Piccola Era Glaciale (che si è conclusa intorno al 1850) sino ad oggi, documentando il drammatico ritiro del ghiacciaio.
MAPPA
FOTOGRAFIE
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COSA PORTARE
La montagna è un ambiente pericoloso: assicurati di avere sempre l'attrezzatura adeguata — scarpe da escursionismo o trail, vestiti pesanti e impermeabili in caso di cambiamenti inaspettati delle condizioni metereologiche, un piccolo kit di emergenza.
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Maglietta traspirante (esempio)
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Felpa, pile, o giacca leggera
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Giacca a vento impermeabile (per esempio: uomo / donna)
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Guanti e berretto (non si sa mai)
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Zaino con copertura per la pioggia
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Bastoncini da trekking (non indispensabili, ma aiutano a scaricare il peso dello zaino e ad alleggerire i colpi alle articolazioni)
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Scarpe da trekking o da trail running (in gran voga ultimamente perché leggere. Queste Salomon — uomo e donna — sono un ottimo entry-level, meglio se Gore-Tex)
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Borraccia o thermos
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Ramponcini leggeri se pensi di trovare ghiaccio o neve sul percorso
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Power bank o caricatore per il cellulare
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Macchina fotografica
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Drone, per chi ama "volare" (usato con moderazione e a distanza da altre persone. Ho il DJI Mini 2 da oltre 2 anni e mi ci sono trovato molto bene. Il DJI Mini 3 permette anche di scattare fotografie in verticale)
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Piccolo kit di emergenza (esempio)
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Crema da sole (indispensabile)
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Occhiali da sole