SVIZZERA
Al Rochers de Naye, balcone sul Lago di Ginevra
Il 2000 più vicino al Lago di Ginevra, metà altopiano verdeggiante, metà pinnacolo di roccia verticale.
E+
4:00 h
10 km
550
9
ESCURSIONE
Subito sopra Montreaux, sul Lago di Ginevra, si erge il Rochers de Naye, un pilastro di roccia di 2000 metri. Ma sulla sua cima si apre un paesaggio di tutt’altro tipo: un altipiano erboso, bordato da un cerchio di cime smussate, che precipitano poi in verticale sulla pianura circostante.
Già interessante morfologicamente, il Rochers de Naye vanta poi una delle viste migliori sul Lago di Ginevra / Lac Lemanne, e un trenino a cremagliera che ne raggiunge quasi la cima.
Noi partiamo dal Col de Jaman (1512m) perché l’itinerario di salita da lì è spettacolare tanto quanto le viste dalla vetta - si può però accorciare l’escursione prendendo il treno per parte del percorso, per esempio da Caux fino alla vetta, o dalla stazione montana di Jaman.
Meglio dedicare a questa escursione una giornata di cielo limpido, quando le viste si estendono sul Lago di Ginevra, e sui monti fino al Gran Combin e all’Eiger.
Consigliamo di percorrere l’anello in senso anti-orario, per affrontare un tratto di catene e scalette in salita invece che in discesa.
Salita: alle Grottes de Naye e al Rochers de Naye
Si parte dal Col de Jaman (1512m). Lo raggiunge una stradina molto stretta e con pochi slarghi. Al colle troviamo un ampio parcheggio gratuito, con bar ristoro (che abbiamo trovato chiuso) e una baita che vende formaggio e salsicce stagionate.
Dal colle prendiamo la sterrata che scende con un traverso a est del colle. Poi con tornanti e curve prende a salire in un bel boschetto, sorpassa una baita dal tetto in legno, e ci porta ad un bivio dove svoltiamo a sinistra su sentiero che ci porta in falsopiano fino ad una bella forcella dentata (c’è anche una traccia di sentiero che sale direttamente alla forcella).
Siamo ai piedi della falesia verticale del Rochers de Naye, che aggireremo prima sulla sinistra con un bel sentiero attrezzato, e poi sulla destra con sentiero normale. C’è anche una Via Ferrata (difficoltà D/E - molto difficile) che risale per direttissima la falesia.
Dalla forcella vediamo già il “sentiero delle scalette” che ci attende, caratterizzato da una lunga scalinata in ferro, e dal alcuni brevi tratti con catene piú in alto. Questo tratto è esposto, ma quasi tutto attrezzato con catene. Necessarie buone scarpe e qualche esperienza di montagna.
Alla base della scalinata troviamo il primo (e il più angusto) di 3 imbocchi delle Grottes de Naye, un sistema di cunicoli lunghi una trentina di metri, parzialmente attrezzati all'interno.
Prendiamo la vertiginosa scaletta - a metà della quale troviamo un altro ingresso al sistema di grotte - e continuiamo poi con catene e altre brevi scalette fino a scollinare, conquistando la cresta che ci condurrà fino alla vetta del Rochers de Naye.
Seguono 45 minuti spettacolari, percorrendo su facile sentiero le creste erbose del Rochers de Naye, che precipitano verticali sotto di noi, fino all’arrivo a monte della via ferrata, e oltre fino alla vetta del Rochers de Naye (2042m) — con incredibili viste sul Lago di Ginevra e su un arco di monti dietro di noi.
Sotto la vetta, un grande caseggiato grigio con larga terrazza e stazione d’arrivo del treno.
Discesa: dal Rochers de Naye al Col de Jaman
Per la discesa completiamo l’anello scendendo un panoramico traverso su largo sentiero fino ad una forcella con una casetta con vista (Sautodoz, 1790m). Da lì aggiriamo uno sperone roccioso del monte, percorrendone la base. Risaliamo leggermente fino ad una larga spalla erbosa dominata dalla linea del treno nei pressi della fermata La Perche, e torniamo a scendere — con viste spettacolari — prima su sentiero e poi su larga mulattiera, che ci accompagna fino al Col de Jaman.
MAPPA
FOTOGRAFIE
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COSA PORTARE
La montagna è un ambiente pericoloso: assicurati di avere sempre l'attrezzatura adeguata — scarpe da escursionismo o trail, vestiti pesanti e impermeabili in caso di cambiamenti inaspettati delle condizioni metereologiche, un piccolo kit di emergenza.
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Felpa, pile, o giacca leggera
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Giacca a vento impermeabile (per esempio: uomo / donna)
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Guanti e berretto (non si sa mai)
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Zaino con copertura per la pioggia
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Bastoncini da trekking (non indispensabili, ma aiutano a scaricare il peso dello zaino e ad alleggerire i colpi alle articolazioni)
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Scarpe da trekking o da trail running (in gran voga ultimamente perché leggere. Queste Salomon — uomo e donna — sono un ottimo entry-level, meglio se Gore-Tex)
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Borraccia o thermos
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Ramponcini leggeri se pensi di trovare ghiaccio o neve sul percorso
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Power bank o caricatore per il cellulare
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Macchina fotografica
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Drone, per chi ama "volare" (usato con moderazione e a distanza da altre persone. Ho il DJI Mini 2 da oltre 2 anni e mi ci sono trovato molto bene. Il DJI Mini 3 permette anche di scattare fotografie in verticale)
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